Vi segnaliamo un articolo introduttivo all’editoria digitale che abbiamo pubblicato sul sito Pionero.it
L’editoria digitale è l’evoluzione dell’editoria cartacea?
Dal mio punto di vista sì.
Contrariamente a molte discussioni in atto da diversi anni che considerano il digitale come un potenziale nemico della carta stampata, io credo che l’editoria digitale e la carta siano più degli alleati che degli antagonisti.
Dobbiamo prendere atto che, negli ultimi 7 anni, il modo di comunicare e di leggere è cambiato. Da un lato le aziende che producono hardware e software sono sempre in azione per produrre nuove soluzioni e nuovi device, dall’altro le figure che operano nel mercato della comunicazione sono costrette ad evolvere le proprie competenze professionali per non perdere competitività.
Io credo che l’editoria digitale sia una grande opportunità per comunicare il proprio brand, unitamente agli strumenti che conosciamo già, come il web ed i social network, ma dobbiamo abituarci ad un mercato in continua evoluzione.
Ci sono tante soluzioni a disposizione, ed è molto importante conoscerle per poter scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Al momento non esiste ancora uno standard che permette di distribuire un progetto editoriale su tutti i device con un solo click.
I fattori che influenzano i cambiamenti nel mondo dell’editoria digitale
Sul mercato ci sono molti tipi di device e le case produttrici continuano a produrne di nuovi. Ogni device ha caratteristiche diverse: dimensione dei display, funzioni operative come navigare, telefonare ecc. I marketplace di distribuzione sono diversi fra loro ed hanno strutture diverse e regole diverse.
Ci sono diversi formati che possiamo utilizzare per distribuire i nostri progetti: .html, .ePub, .pdf ecc.
Possiamo realizzare eBook oppure in base alle nostre esigenze ed in base alle caratteristiche del progetto che stiamo realizzando.
Se volessi fare un paragone, direi che scegliere la giusta soluzione nel digital publishing é come acquistare un’auto adatta alle nostre esigenze.
Guidare il cliente verso la scelta più adatta alle sue aspettative
Mi dispiace deludervi già dall’inizio, ma non c’è ancora uno standard universale che vi permette di distribuire su tutti i device il vostro progetto. Ricordo che ci stiamo riferendo ad un progetto editoriale, un prodotto che potrebbe essere la versione digitale di un documento cartaceo già esistente: un libro, un catalogo, un Magazine, un manuale, una monografia aziendale.
La scelta tra fare eBook oppure un’app è fortemente influenzata dalle caratteristiche del device di destinazione.
Esistono 3 gruppi di devices: gli eReaders, gli smartphone ed i tablet cui si sono aggiunti i Phablets.
Gli eReader, ci permettono di leggere libri di testo semplici, costituiti da testo ed immagini, per le altre attività, bisogna valutare ogni singolo modello e le sue caratteristiche.
Gli smartphone, i phablet ed i tablet aggiungono alle funzionalità di lettura quelle di poter sfruttare l’uso delle applicazioni e del web e permettono di leggere libri con contenuti interattivi complessi.
La seconda domanda da porsi, prima di iniziare un progetto di editoria digitale, è:
avete bisogno di un eBook o di un App?
Vi sembrerà strano, ma parlando con professionisti nel mondo della comunicazione, ho scoperto che non è molto chiara la differenza fra un eBook ed un’App. O meglio, viene data per scontata, ma bisogna andare un po’ più a fondo per capire.
Il mercato di distribuzione degli eBook e quello delle App sono diversi, ciò non vieta di realizzare entrambi i prodotti, ma i mercati di distribuzione sono diversi.
Non potete andare dal macellaio a comprare il pesce e dal pescivendolo a comprare la carne.
Nello stesso modo troverete gli eBooks nell’iBookstore e le App nell’AppStore e questa suddivisione caratterizza tutti i marketplace: Amazon, Google Play, Windows store. Troverete sempre gli eBooks in una sezione separata dalle app.
Continuate a seguirci per leggere gli altri articoli su questo argomento nei prossimi giorni.