Se vi state chiedendo se è possibile editare un file di InDesign attraverso il browser, in questo articolo troverete delle risposte.
In un flusso editoriale la fase di revisione ed approvazione richiede sempre molteplici passaggi e tempistiche onerose.
Anche fuori da un flusso editoriale complesso, potrebbe nascere l’esigenza di editare alcune parti di testo da parte di utenti che devono collaborare sullo stesso file InDesign. In questo articolo abbiamo raccolto alcune modalità per poter effettuare questa operazione.
Page proof e Goproof permettono di editare, grazie ai loro flussi di lavoro online.
Goproof non necessita che gli utenti che devono partecipare alla revisione dei file abbiano una licenza Adobe Creative Cloud né una licenze Goproof, è sufficiente che ricevano un’invito via email per essere coinvolti nel flusso di revisione.
Attraverso un browser, su qualunque dispositivo, l’utente “invitato” può partecipare alla revisione ed approvazione del documento di InDesign, ma anche di anche file di Illustrator e Photoshop. In un prossimo futuro sarà possibile avere l’estensione anche per Premiere CC ed After Effect CC.
Goproof mette a disposizione anche un eBook sulla propria soluzione, lo potete scaricare da qui.
Page proof permette di gestire flussi di lavoro per documenti editoriali, video, audio e file di packaging, sempre utilizzando una piattaforma online.
Page proof semplifica i passaggi di revisione ed approvazione rendendoli lineari e veloci con notevoli risparmi di tempo e costi.
Un’altra possibilità da valutare è quella di utilizzare Tweak Cloud, non si tratta di una soluzione Client/Server come le precenti, ma può essere altrettanto efficace.
Creata da un’azienda tedesca e sviluppata per la piattaforma Magento, Tweak Print nasce come editor online per permettere la realizzazione, direttamente via browser di documenti che verranno destinati alla stampa. Questa soluzione è molto flessibile e permette una personalizzazione attraverso una piattaforma di sviluppo.
Potete vedere un breve filmato, cliccando qui.
Ringraziamo AnneMarie Concepciòn per il suo articolo su LinkedIn, che potete leggere in lingua originale qui.
All’interno dell’articolo trovate anche il link alle slide di AnneMarie riguardanti questo argomento che è stato trattato durante il PePCon di Atlanta.