I fondatori Adobe: a sinistra John Warnock, a destra Charles Geschke.
Un paio di giorni prima del Digital Publishing Explorers di Bologna, abbiamo avuto la notizia della riapertura del progetto Camelot2.
“Nel 1991, il co-fondatore di Adobe Dr. John Warnock lanciò la rivoluzione dal cartaceo al digitale con un’idea chiamata “The Camelot Project”, che si prefiggeva di permettere a chiunque di acquisire documenti da qualsiasi applicazione, inviare versioni elettroniche dei documenti ovunque e visualizzare e stampare documenti su qualsiasi computer. Verso la fine del 1992, dall’evoluzione di Camelot nacque il formato PDF.
Oggi, questo formato è utilizzato dalle aziende di tutto il mondo.”
Per questo motivo vogliamo proporvi la versione tradotta di un articolo trovato su IndesignSecrets che parla del nuovo progetto “Camelot 2” che trasformerà i PDF interattivi.
David Blatner nel suo articolo esordisce dicendo che chiunque si sia mai trovato a creare un PDF con InDesign, con l’intento di poterlo fruire digitalmente, probabilmente si sarà sentito un pochino frustrato dati i limiti d’interattività che il PDF possiede.
Questo perché per esempio: le funzioni d’interattività di InDesign, usate nel formato ePub, non funzionano completamente ed alcune non sempre correttamente. Video ed audio richiedono l’installazione di Adobe Flash per funzionare; slideshow e oggetti con stati multipli non sono supportati.
Tutto questo ha sempre fatto supporre che Adobe non avesse intenzione di portare avanti il formato PDF interattivo, ma che con il tempo sarebbe finito nel dimenticatoio. Di fatto, potrebbero esserci nuovi orizzonti per uno dei formati preferiti da molti grafici: il PDF potrebbe tornare con funzioni che molti non hanno mai nemmeno osato sognare.
Nelle ultime settimane sono emerse voci di una nuova versione di PDF, in particolare un codice segreto chiamato “Camelot2”.
Una nuova era del PDF?
Molte informazioni su Camelot2 si possono leggere sul portale PDF Association, dove affermano che lo sviluppo del PDF sarà radicale, il progetto Camelot2 ha lo scopo di coniugare le funzionalità base del PDF con la flessibilità delle tecnologie web.
Sempre la redazione di PDF Association scrisse che il nuovo formato “sposerebbe l’affidabilità e la robustezza del PDF con la fluidità e l’eleganza di Html; La migliore esperienza possibile per ogni tipo di dispositivo.”
Molti sviluppatori PDF stanno lavorando con Adobe per costruire questa nuova tecnologia (come ad esempio iText e DataLogic), discutendo anche su come questo formato potrebbe essere usato per le pubblicazioni mobile. Pubblicare PDF su dispositivi mobile come i cellulari, è sempre stato un problema perché non essendo costruiti per adattarsi al formato ridotto degli schermi smartphone, l’utente è costretto a zoomare e muoversi scomodamente nel documento per poter fruire dei contenuti.
HTML + PDF = ?!
L’idea di coniugare PDF e HTML apre le porte a molte possibilità!
Alcuni sperano che Camelot2 sia una soluzione che sviluppi all’interno di Adobe Reader un Browser: ovvero che un documento PDF contenga codice Html che possa essere renderizzato e quindi visualizzato come se fosse una pagina web inserita nel file PDF.
Sarebbe davvero interessante, tornando al discorso “mobile” che un PDF possa, come una pagina web responsive, modificarsi per adattarsi sui vari formati e dispositivi oggi esistenti.
Queste ultime affermazioni sono riflessioni non accreditate, ma sentire questi rumors nel web fa sperare che ci siano novità allettanti nel nuovo PDF 3.0.
È importante ricordare che:
- Camelot2 non è la stesso progetto rispetto al 2.0, il quale è stato in esecuzione per una decina di anni.
- Il formato PDF non è proprietà esclusiva Adobe, quindi non è il solo a gestirlo. Lo è stato in origine: oggi però è uno standard internazionale chiamato ISO 32000. Quindi, anche se la maggior parte di noi accusa Adobe per i limiti attuali del PDF, la verità è che il cambiamento del PDF è difficile, in parte, perché richiede l’adozione di un ampio comitato delle parti interessate.
Non si può che aspettarsi un grande passo avanti per uno dei formati più utilizzati al mondo. Questo misterioso progetto potrà essere un punto di svolta importante per questo mondo.
Quando Chuck E John discutevano, negli anni ’90, del formato PDF descrivevano il file in maniera sorprendente in quanto non lo immaginavano come se fosse una pagina, ma come se fosse un contenitore progettato per accogliere la pagina richiesta.
Oggi, la pagina che viene creata, richiede interattività, che solo il codice Html può costruire. L’ideale sarebbe che questo PDF potesse contenere del codice Html.
Quale sarà il prossimo passo?
Potrà Adobe InDesign essere in grado di creare questo nuovo documento interattivo?
Se così fosse, cosa sarà supportato?
Una cosa è certa sarà un argomento fertile al prossimo PePcon: The Print + ePublishing Conference che si svolgerà ad Atlanta il 22-26 Maggio.
Dal 15 al 17 maggio si è svolto un evento molto interessante che a Berlino su questo argomento il “PDF Days Europe 2017”, se qualcuno ha avuto l’occasione di andarci, ci farebbe piacere avere un suo feedback in merito, in caso contrario, vi aggiorneremo sulle novità appena ne saremo a conoscenza!!