Nessuno ha bisogno della stampa
Il punto più difficile da digerire è “Nessuno ha bisogno della stampa”. Questa affermazione è la prima ad aver suscitato scalpore, ma vediamo perchè ha un senso.
Se pensate alle vostre abitudini di solo 5 anni fa e poi tornate al presente, oppure se pensate alle vostre abitudini di 10 anni fa e poi a quelle di oggi, vi renderete conto che sono molto cambiate. Non ci pensiamo mai, ma 5 anni fa, come usavate internet? Come utilizzavate il vostro cellulare? La prima cosa che facevate appena svegli, non era prendere il vostro iPhone per controllare la posta, facebook o le notizie o il meteo mentre facevate colazione e neppure 10 anni fa. Sicuramente non portavate con voi il vostro tablet o il vostro telefono in bagno per un momento di tranquillo relax….ma oggi lo facciamo.
Siamo connessi sempre ed ovunque, anche il modo in cui interagiamo con gli altri è cambiato.
Quindi dove si collocano i nostri “amici di stampa”? I giornali, le riviste ed i libri, come vengono colpiti da questo cambiamento?
La gente “vuole stampare”
Intorno a noi vediamo aziende che hanno dovuto fare enormi tagli ed hanno dovuto spostare il loro “business di stampa” anche su altre piattaforme per sopravvivere. Non è stato un lavoro semplice. Abbiamo visto strategie e tecniche di vendita che hanno cercato di attrarre inserzionisti, per non perdere i profitti acquisiti nel passato, ma questa strategia ha i giorni contati.
Il marketing che si rifiuta di muoversi con il futuro sarà, nel corso dei prossimi anni, eliminato e sostituito da giovani che capiscono il concetto di vero coinvolgimento dei clienti e la costruzione di relazioni con essi.
Chi capirà alcuni cambiamenti nel mercato di oggi si posizionerà in una situazione di tale vantaggio che potrà trarne risultati più che in ogni altro momento in passato. Vediamo come.
Possiamo desiderare di stampare, ci piace avere in mano la carta, ma non ne abbiamo realmente bisogno.
Come possiamo giustificare il costo di un contenuto che possiamo trovare gratuitamente on line? E qui sta l’enigma per noi.
Bisogna trovare una campagna on line che dia valore aggiunto alla stampa, che sia parte della campagna di stampa.
Jenene Crossan dice: “Io non credo nella cannibalizzazione, ma perchè comprare la mucca, quando si può avere il latte gratis? Invece di cercare di vendere il latte ovunque, bisogna capire i bisogni dei consumatori ed il loro bisogno di interagire con voi”
E poi: “Vi incoraggio a lanciare la vostra mente in avanti. So che non è facile da fare, come è piuttosto incredibile immaginare quello che ci aspetta da un punto di vista della capacità tecnologica. L’impossibile è probabile che diventi possibile.”
I contenuti vanno sempre più moltiplicandosi e spesso ci troviamo a cliccare links provenienti dai socials media e suggeriti da amici.
Volete essere informati, divertirvi, ispirarvi, volete che il vostro dispositivo sia abbastanza intelligente per sapere di che umore siete dentro, quello che vi piace guardare in quel momento e offrire scelte dotate di usabilità eccezionale.
Avete la scelta di circa 300 miliardi di pezzi di contenuti, quindi perché non volere questo?
Il mondo ha bisogno di grandi editori.
È necessario pensare a voi stessi come creatori del gusto, curatori, coltivatori, community manager, i responsabili di sapere tutto quello che c’è da sapere su un argomento e portarlo in vita alle persone in qualsiasi formato lo vogliono.
È tempo di passare dalla “protezione del proprio giardino” a muoversi verso pascoli verdi ed essere completamente indipendente dalla piattaforma. Sapere di cosa si è esperti.
Jenene Crossan dice: “Quando ho iniziato il mio primo nzgirl.co.nz, ho capito che quello che le donne volevano era di collegarsi al tema o all’esperienza che stanno cercando. Vogliono sentirsi informate e coinvolte ed essere in grado di trasferire l’esperienza a tutti, ovunque. Ed era per questo che essere solo un sito web non era sufficiente. Avevo bisogno di creare un marchio che potesse andare ovunque ed avesse tutte le interazioni richieste. Ad esempio una Rivista di cucina potrebbe sfruttare il suo esperto di vino per costruire uno schema di acquisto formidabile, oppure potrebbe fornire un app di catalogazione.
Le opportunità sono infinite, se uscite dagli schemi e provate a pensare come il vostro compito sia quello di rendere più utile, più interessante i contenuti e la vita più facile. Il sito nzgirl.co.nz si è trasformato alcuni anni fa in una rivista social dove i contenuti sono creati quasi totalmente dai nostri bloggers ed il nostro lavoro era occupatsi di questo. Ora la situazione sta mutando ed abbiamo bloggersclub.com ed i nostri 400 bloggers hanno una piattaforma dove creare contenuti e condividerli attraverso qualunque piattaforma vogliano: il loro sito, con i socials media, con un blog di pubblicitá, è completamente sotto il loro controllo, noi lavoriamo con altri siti e grandi communities per disegnare i contenuti a basso costo, ma di alta qualità.”
Ma non è sufficiente essere interessanti, coinvolgenti, pertinenti, avere annunci con contenuti che corrispondono alla realtá, serve anche che i contenuti siano ispirati e sponsorizzati da una marca.
Ora è il momento di pensare strategicamente, capire quello che abbiamo a disposizione e portarlo avanti più forte e più veloce. Investire nel pensiero strategico. Costruire tecnologia intelligente – non recuperare tecnologia. Costruire cose meglio di chiunque altro – non le stesse di tutti gli altri.
Si tratta di un breve periodo in cui rendere possibile questi cambiamenti. Ricordate che se fate sempre quello che avete sempre fatto, otterrete sempre quello che avete sempre ottenuto.
Il mondo ha bisogno di più editori, abbracciate questo pensiero.
È tempo di imparare dal mondo della musica che ha annientato se stesso rifiutando l’arrivo del digitale.
Jenene Crossan Racconta: “15 anni fa il CEO di Sony music mi disse che i CD non sarebbero mai stati sostituiti dalla musica digitale e nella stessa frase che neppure le riviste sarebbero mai state sostituite da quelle on-line. Creare contenuti di alta qualitá, utili, coinvolgenti, con suggerimenti commerciali sostenuti da marca, che rendano la vita più semplice, distribuiti in tutte la piattaforme, cercando di creare un rapporto continuo con il friutore dei contenuti correlati da pubblicità pertinenti. Questo è il miglior suggerimento che posso darvi.”
Potete leggere la relazione completa dell’intervento di Jenene in lingua originale a questo link.