L’intelligenza artificiale è già presente nel nostro lavoro, ancora non ci pensiamo e non ce ne rendiamo conto, ma è già fra noi!

Se si tratta di una nuova rivoluzione oppure no, ce ne renderemo conto, come tante altre volte nel lungo periodo per ora possiamo farvi notare dove e come l’intelligenza artificiale sia presente negli strumenti di un graphic designer.

All’interno di Adobe InDesign, la nuova funzione “Adatta in base al contenuto” permette, grazie al Adobe Sensei di allineare nel box il soggetto principale dello scatto che stiamo inserendo sul foglio.

Nell’esempio qui sotto si tratta dell’immagine di una casa che viene automaticamente centrata grazie all’intelligenza artificiale.

All’interno di Adobe Photoshop Adobe Sensei permette di riconoscere un soggetto rispetto allo sfondo e di selezionarlo. Menu Selezione –>> Selezione –>> Soggetto

Anche la funzione Fluidifica (Filtro –> Fluidifica) si avvale di Adobe Sensei. Qui sotto un esempio che abbiamo utilizzato per modificare in modo spiritoso il viso di Michela. 🙂

Continueremo a vedere in modo sempre più massiccio l’utilizzo di Adobe Sensei all’interno dei software Adobe, in questi giorni è stato annunciato il nuovo Fresco, ex Project Gemini che permetterà a tutti gli artisti digitali di utilizzare colori sempre più simili a quelli utilizzati nel mondo reale per dare forma alla propria espressione artistica utilizzando pennelli pittorici con una “cremosità” ed un volume sempre più simile al pennello reale.

Se non ci credete, date un’occhiata qui.

Ma l’intelligenza artificiale può andare molto oltre questi utilizzi e vogliamo in questo articolo mostrarvi un esempio di intelligenza artificiale applicata al mondo della moda.

Potete leggere l’articolo completo cliccando qui, e scoprirete come gli outfit nati nella mente di uno smartphone – il P30 Pro di Huawei – e successivamente portati nella realtà dalla direttrice creativa del brand Annakiki, Anna Yang,  sono stati i protagonisti di una sfilata milanese che stasera ha celebrato la prima linea di moda frutto della collaborazione tra la tecnologia e l’estro creativo umano sia stata in grado di creare degli abiti che sono stati utilizzati durante una sfilata.

In pratica l’intelligenza artificiale ha fatto delle proposte di stile e la stilista ha selezionato quelle che riteneva più interessanti per trasformarle in abiti reali.

Un esempio molto divertente è l’esperimento che Google sta conducendo sulla rete neurale. Se volete sperimentare questo divertente esperimento, potete disegnare e far indovinare alla rete neurale cosa state disegnando. Provate subito a questo link.